Canali Minisiti ECM

Fibrosi cistica, manca il farmaco. Il caso in Parlamento

Farmaci Redazione DottNet | 21/09/2017 14:10

Interpellanza al ministro della Salute: occorrono misure urgenti per garantire le cure

Dopo quasi un anno di difficoltà nella distribuzione di un farmaco per la fibrosi cistica il caso approda in Parlamento con un'interpellanza al Ministro della Salute a firma Binetti e Pisicchio. In risposta, il Sottosegretario di Stato per la salute, Davide Faraone, ha assicurato che il Ministero continuerà a seguire con particolare attenzione l'evolversi della vicenda, ''valutando l'opportunità di adottare tutti gli strumenti necessari al fine di garantire ai pazienti affetti da fibrosi cistica la necessaria continuità terapeutica e, al contempo, la giusta serenità psicologica per affrontare la patologia. Il Ministero ha precisato inoltre che, stando alle informazioni rese da AIFA, la Mylan, Società titolare di autorizzazione di immissione in commercio del farmaco in questione, si è impegnata ad adottare tutte le misure necessarie per la definizione del problema entro il corrente mese di settembre'', si legge in una nota della Lega Italiana Fibrosi Cistica - LIFC.

pubblicità

''L' AIFA avrà comunque modo di affrontare insieme alla Lega Italiana Fibrosi Cistica - LIFC, nel corso di un apposito incontro fissato per il 22 di settembre, le ragioni delle recenti criticità, oltre che la definizione condivisa di ogni altra ulteriore iniziativa ritenuta opportuna''.  "Un' azione necessaria - afferma Gianna Puppo Fornaro, Presidente LIFC - poiché il Creon è un farmaco che non ha equivalenti ed è indispensabile per la vita dei pazienti, in quanto svolge le funzioni degli enzimi pancreatici, che nelle persone malate di fibrosi cistica sono estremamente nulle o ridotte". Infatti, il Creon viene assunto dai pazienti ad ogni pasto e, naturalmente, non può non essere somministrato per un periodo anche limitato.    Dopo una crisi culminata proprio nel periodo estivo, il dosaggio 10.000 è ora in via di reperimento, resta tuttavia un'allarmante difficoltà per il dosaggio "25.000", anche se vengono rinnovate le rassicurazioni dalla casa farmaceutica Mylan. L'Associazione dei pazienti garantisce che proseguirà l'azione di monitoraggio costante della situazione e il pressante intervento sulla casa farmaceutica e le istituzioni, laddove dovessero pervenire ulteriori segnalazioni di carenza del farmaco.

Commenti

I Correlati

Protocollo di sperimentazione SIOOT con l’Università Cattolica di Roma per confermare l’efficacia dell’ozonoterapia nel trattamento delle infezioni sostenute da batteri resistenti

“La lotta al fenomeno delle carenze passa anche attraverso il riconoscimento delle necessità di rendere economicamente sostenibili molti farmaci essenziali. Siamo al lavoro su questo aspetto”

La riduzione del rischio di MACE è stata raggiunta indipendentemente dal livello di peso basale, dall'indice di massa corporea (BMI), dalla circonferenza vita e dal rapporto vita/altezza

Allo studio nuovi sistemi di nanoparticelle per contrastare lo sviluppo di biofilm microbici responsabili di gravi infezioni

Ti potrebbero interessare

La riduzione del rischio di MACE è stata raggiunta indipendentemente dal livello di peso basale, dall'indice di massa corporea (BMI), dalla circonferenza vita e dal rapporto vita/altezza

Allo studio nuovi sistemi di nanoparticelle per contrastare lo sviluppo di biofilm microbici responsabili di gravi infezioni

Prima tranche per la riforma che riguarda milioni di malati

Il trattamento con ofatumumab fino a sei anni continua a essere ben tollerato con risultati di sicurezza coerenti, a sostegno del profilo beneficio-rischio favorevole di ofatumumab nella SMR

Ultime News

L’obbligo di prova, quindi, per il soggetto danneggiato, si ferma all’individuazione del cosiddetto nesso di causalità fra i due eventi

Dalla Ragione, crescono le chiamate al numero verde Sos

La Società Italiana di Neonatologia (SIN) promuove da anni la donazione di latte umano, un vero salvavita per i bambini che non possono essere allattati al seno dalla propria mamma

Quici: "I veri problemi sono legati innanzitutto alla carenza di personale e quindi di chirurghi; c’è il blocco del tetto di spesa sul personale che dura da oltre 20 anni e che ancora non trova una soluzione"